Genova, 2 novembre 2019.

Oggi alcuni patrioti si sono recati al ponte Firpo, il quale doveva essere ridenominato Fabrizio Quattrocchi. Sì, doveva perché il comune (sollecitato dalla sorella del famigerato contractor che combatte’ in Iraq a fianco degli occupanti americani) ha fatto un passo indietro e ha deciso che il ponte restasse intitolato a Firpo, partigiano comunista fucilato dalle Brigate Nere nel 1945.
Chiunque abbia partecipato al presidio odierno ha rimarcato come sulla controversa figura del Quattrocchi sarebbe necessario indagare meglio : quest’ultimo infatti lavorava per un’agenzia privata, che forniva supporto all’esercito imperialista americano in Iraq il quale, come è noto, si è macchiato di crimini contro il popolo che resisteva. Che Quattrocchi, sequestrato dalla Resistenza irachena, sia morto con “onore” non toglie il fatto che i neofascisti inneggiano al Quattrocchi perché pare che prima di essere ucciso fece il saluto romano; così ci spieghiamo il motivo per cui questa notte la targa è stata sostituita con il suo nome da Azione Frontale, fascisti “cattolici”, nonostante il dietrofront del Comune. Suona giustamente come una provocazione e la sua figura, in questo modo, è ancor più inaccettabile.
Al presidio hanno partecipato il PC, il Fronte della Gioventù Comunista, l’ANPI e Movimento-48 accompagnati dall’immancabile bandiera della Brigata Garibaldi.