Di Eros R.F.
Col passare del tempo non possiamo far a meno di notare di quanto una mancanza di analisi scientifica dell’economia e della politica, quindi un analisi marxista, influisca nell’egemonizzazione del mondo liberale.
Con la pandemia da coronavirus ci siamo resi conto che una grossa fetta della popolazione abbia effettivamente preso coscienza dell’esistenza di meccaniche apparentemente sconosciute e nascoste che regolano gli scambi e il mantenimento del potere politico in contesti come, appunto, quello del covid, indiscutibilmente di natura emergenziale.
E possiamo così vedere una modesta quantità di persone che si lamentano del fatto che l’UE non ci dia “aiuti” – tralasciando le scatolette da cioccolatini col cianuro dentro –, che la Cina e Cuba siano invece corse tempestivamente a portarci sostegno, e che il governo Conte in Italia abbia approfittato della situazione particolare per prolungare la permanenza del proprio governo. E da queste informazioni che possono esser base di potenziali analisi troviamo invece un ammasso di complottisti, di cui i qanon si distinguono con la loro perversa ignoranza, che accusano una casta apparentemente segreta che sparge qua e là qualche indizio massonico mentre cerca di far affondare l’economia e instaurare un ordine pedo-satanista. Per quelli che non hanno seguito lo sviluppo dei qanon può sembrare una follia – ed effettivamente lo è –, ma c’è seriamente gente che ci crede, e non son pochi.
Possiamo esser d’accordo nel dire che certi individui guadagnano indiscutibilmente dalle crisi economiche; per farla breve, nel corso delle varie crisi la cerchia dei detentori del capitale si restringe ed afferma ulteriormente il proprio prestigio economico, mentre la parte restante della popolazione, la maggioranza, compresi i piccoli-borghesi, è destinata a soccombere. Con le crisi le imprese falliscono e, fallendo, cedono i propri mezzi di produzione a chi il capitale ancora lo detiene; ne consegue che una massa sempre più enorme indietreggia, mentre la classe più ricca avanza, avanza ed avanza, fino ad un certo punto arrivare ad un fossato. Ma per il raggiungimento di questo fossato ci vorrà, a mio avviso, ancora molto, se vogliamo aspettare i risultati del processo naturale che segue il capitalismo.
A parte dunque questo punto, perché i capitalisti dovrebbero accelerare il processo innescando una pandemia? La crisi era già imminente: era prevista una grossa recessione tra il 2020 e il 2021. Il virus è nato per vie naturali, con il salto di specie? Questo ancora non possiamo dirlo, e io personalmente resto ancora titubante a riguardo, ma ce n’è di differenza col dire invece che il virus sia stato creato da qualche imprenditore per mettere chip sottocutanei a tutta la popolazione. Il virus è nato nel bel mezzo di una miriade di fattori che possono certamente far sorgere qualche dubbio, in particolar modo la guerra economica con la Cina, ma di questo ne abbiamo già parlato in altri articoli.
Ciò che non capiscono quelli che non si basano su un analisi scientifica ed economica è che: 1) le crisi sono cicliche e naturali in un sistema capitalista; 2) non esistono imprenditori buoni e cattivi: tutti lottano per i propri interessi, e al posto di Bill Gates o Soros ci sarebbe potuto essere benissimo Trump, anch’esso capitalista; 3) i capitalisti, almeno per ora, non ci guadagnerebbero assolutamente nulla nel far estinguere l’umanità: la forza lavoro da dove la prendono? L’immigrazione di massa forzata in Africa è frutto della volontà continua di maggiore forza lavoro, è razionale affermare che allo stesso tempo i capitalisti desiderino sterminare tutti? Da dove prenderebbero i profitti?; 4) a che scopo spendere soldi, da parte di questi famelici imprenditori, nel creare chip – sicuramente costosissimi per via della particolarità della tecnologia dalle dimensioni microscopiche – quando già sono in grado di spiare letteralmente tutti dai nostri dispositivi elettronici? Le pubblicità mirate sono frutto di un processo computazionale che incrocia i dati privati presi dal nostro utilizzo dei vari programmi, elaborati poi da un intelligenza artificiale in grado di gestire una immensa mole di dati proveniente da migliaia, milioni di persone. Per non parlare poi degli scandali scoperti ormai anni addietro da Snowden e Wikileaks; se un soggetto è sospetto bastano pochi click da parte delle varie organizzazioni d’intelligence statunitensi per attivare telecamera, microfono, localizzazione, ed altro, tutto senza esser rintracciati o notati. Non occorre alcun chip. È puro frutto di una fantascienza romantizzata e neanche minimamente realistica.
Perché spendere denaro nel fabbricare chip, obbligandovi a mettervelo “gratuitamente” (paga lo Stato, ergo tutti pagano privati scelti dallo Stato) quando tutti noi, “volontariamente” compriamo, con contanti nostri, dispositivi elettronici già muniti di ogni potenziale mezzo di violazione della privacy?
Insomma, sarà anche divertente e ridicolo dire che occorra un analisi marxista per evitare di cadere nel becero complottismo racconta-frottole, ma a quanto pare siamo arrivati a questo punto. Trovo probabile che il fenomeno qanon sia frutto anch’esso di un operazione di rimbecillimento da parte della stessa intelligence americana – d’altronde i qanon stessi dicono che la cia sta lottando contro i comunisti pedo-satanisti clintoniani –, e di operazioni del genere ce ne son state, ma probabilmente mai dalle dimensioni così assurde. È stata lobotomizzata una grossa parte della popolazione che, partendo con delle analisi critiche, è finita per essere una pedina-pollo dei capitalisti stessi. Bel plot twist; magari in futuro si riderà sugli avvenimenti che stiamo vivendo, ma al momento direi che tutto questo scenario sia alquanto distopico più che tragicomico.