DI VERONICA DURANTI

La dittatura sanitaria di per sé non esiste. È una categoria mediatica.

La dittatura vera però potrebbe esistere eccome. La democrazia borghese ha terminato il suo percorso storico, questo si vede nelle manifestazioni che hanno travolto tantissimi paesi negli ultimi anni. Quel tipo di democrazia ha esaurito la sua funzione e la gente più o meno consapevolmente preme per altro. Se non per il socialismo per qualcosa che gli si avvicinava. Dal canto loro le élite erano destinate a scomparire, ci sarebbe potuto essere un Grande Reset dal basso.

Tutto quello che vediamo era già in programma, dall’abolizione del contante alla digitalizzazione fino alla cancellazione di quelle costituzioni ritenute “troppo democratiche”. Non erano piani di rettili sotterranei e uomini incappucciati, era sufficiente ascoltarli in TV per sapere cosa pensassero. “Il gregge non può governare il pastore” diceva Monti. Era ovvio che dietro certe richieste ci sarebbe stata la repressione, basta guardare la Francia oppure il Cile. Non c’è nessuna dittatura sanitaria. La dittatura c’era già, era asintomatica. Il Covid-19 di per sé è solo una contingenza che ha detonato il tutto, ha palesato la vera natura dispotica di quelli che gestiscono il mondo. L’Occidente di Davos ha gettato la maschera. La gestione della pandemia da la possibilità di mettere in campo le più bizzarre misure di sicurezza. Un governo democratico si limiterebbe al necessario, magari anche chiudendo laddove ci fosse veramente bisogno ma lo farebbe con tutt’altro movente. Governi deviati invece oltre a non fare niente di concreto per contrastare l’epidemia perché fondamentalmente non gliene importa nulla delle nostre vite, come è sempre stato dai tempi dei Re, si sbizzarriscono in misure alla “Black Mirror” di dittatura invisibile che vanno dalle autocertificazioni ai registri per chi non fa il vaccino. E tutto razionalmente sembrerà normale perché “c’è il Covid”. Non ci saranno carri armati, non ci sarà violenza e repressione, non ci sarà nessuna dittatura che possa essere definita così. Ci sarà un lento annichilimento dell’essere umano, un ridimensionamento del libero arbitrio, un lucchetto sui movimenti dal basso (provate a fare politica senza finanziamenti con un lockdown ogni 15 giorni), l’ego delle persone diventerà spropositato perché quando stai a casa tu e tu essere empatici con il resto del mondo non è facile, non esisterà più la riflessione e il pensiero (programma già avviato da anni) perché adatteremo i ritmi del cervello umano a quelli della tecnologia. Non vi aspettate l’esercito che arriva a casa vi fa il vaccino e vi spedisce in un campo della FEMA e altre varie teorie apocalittiche da film Hollywood. Sarà un golpe lento che avrà ad oggetto il vostro cervello e i vostri canoni di giusto/sbagliato, razionale/irrazionale, necessario/non necessario, sacrificabile/non sacrificabile, vita/non vita.