di Andrea Gallazzi

È arrivata in questi giorni la notizia che in Bolivia la Procura generale ha emesso numerosi mandati di arresto per tutte le personalità coinvolte nel colpo di stato del 2019 al legittimo presidente e leader popolare, Evo Morales. Tra i primi ad essere arrestati spiccano l’ex ammiraglio Flavio Arce e l’ex ministro dell’energia Rodrigo Guzman, mentre altri imputati, come gli ex ministri Arturo Murillo, Luis Fernando Lopez e l’ex generale Oralla, sono fuggiti all’estero. Inizialmente si pensava che anche l’ex presidente boliviana Jeanine Anez fosse fuggita in un altro paese, forse in Brasile, ma si è in seguito scoperto che non è così. Come riporta il giornale boliviano El Deber, la polizia, in un’operazione nella città di Trinidad, ha trovato l’ex presidente golpista dentro una scatola, nascosta a casa di alcuni suoi familiari. La scena, alquanto comica di per sé, rappresenta perfettamente quello che succede quando il Socialismo trionfa: i ratti tornano nelle fogne. Lo abbiamo visto in tutti i processi rivoluzionari della storia, come con Luigi XVI, con Mussolini, con i nazionalisti del Kuomintang in Cina e così via. La scena, insomma, non ci è nuova, e l’unica cosa che possiamo fare è congratularci con la polizia boliviana per l’operazione e augurarci che questi pagliacci filo atlantisti vengano condannati per tutto quello che hanno fatto: repressione, sterminii, sottomissione del paese agli imperialisti. Si calcola che nelle proteste del 2020 a favore del Movimento al Socialismo siano morti decine e decine di cittadini lavoratori, che hanno gloriosamente lottato per il Socialismo.
Il regime della Anez non era altro che il tentativo Statunitense di costruire un apartheid in Sud America, come ha affermato la stessa ex presidente: “Sogno una Bolivia libera dai riti satanici indigeni. La città non è per gli indios: che vadano sull’Altipiano o nel Chaco”.
Ora il popolo si è ripreso il potere, Luis Arce ha già implementato numerose riforme che hanno notevolmente migliorato la vita dei lavoratori; quindi, agli oppressori non resta che fare quello che hanno sempre fatto: fuggire, nascondersi e rendersi ridicoli agli occhi di tutti.
Dalla Bolivia al Venezuela, dalla Bielorussia alla Cina, i vermi imperialisti hanno fallito e sempre falliranno.