All’intensificarsi dell’oppressione del regime dobbiamo rispondere con l’organizzazione.
Serve tornare alla realtà: a qualsiasi osservatore attento ed oggettivo è chiaro che ciò che stiamo vivendo in Occidente non è una calamità isolata, ma il processo di ricostruzione del sistema su basi sempre più autoritarie, disciplinanti e tecnicistiche, nemiche di ogni libertà tanto collettiva quanto individuale.
Non si può più sperare in un ravvedimento di tutte quelle forze politiche e sociali che, davanti alla pandemia e alla gestione di questa, hanno preferito nascondere la testa sotto la sabbia, sperando di passare la nottata indenni. Serve prendere l’iniziativa e fare il primo passo.
Fin dallo scorso Autunno anche chi ha scelto di lottare lo ha fatto più o meno in relativa solitudine, come individuo o singolo gruppo, spesso emarginato da quelli che potevano essere i classici interlocutori. Ma abbiamo verificato proprio in queste settimane i limiti estremi dello “spontaneismo”: decine di migliaia di italiani sono scesi in piazza, ma la loro azione, priva di un centro comune e di obiettivi riconosciuti, è stata molto più debole di quanto sarebbe stata altrimenti.
Non bastano comitati cittadini, non bastano reti locali: per quanto apprezzabili ed indispensabili, non reggono il confronto con le forze del nostro nemico.
Serve una rete nazionale, un coordinamento di tutte le forze della resistenza democratica e popolare.
Vogliamo che questa realtà nasca, vogliamo farla nascere.

Per questo invitiamo tutte le organizzazioni, i comitati, le realtà di resistenza e i singoli interessati ad una riunione via internet venerdì 13 agosto alle ore 21.30.