di Commissione Lavoro

“Il livello di violenza e repressione impiegato dalle istituzioni per mantenere i lavoratori sottomessi oramai è a dei livelli inammissibili.
È scattato l’odioso provvedimento del green pass, che a nulla serve se non a monitorare le persone in ogni aspetto della loro vita, ridotta oramai ad un QR code… Dove vai, con chi vai, cosa fai, COSA SCRIVI, sia sui social che in altra forma, cosa pensi…
Siamo ad un livello di repressione del pensiero da nazi-fascismo; se non concordi vieni demonizzato, sei un’appestato, un trasgressore della legge…
Già, la legge…
Una legge che tuttavia non è foriera di giustizia sociale, di garanzia di serenità e tutela degli indovidui, non garantisce l’espressione e la tutela della personalità, ma è una capriccio del potere, un’espressione del desiderio di dominio e controllo del capitale su ogni aspetto della vita di un individuo.
Ogni logica riflessione, ogni dubbio, va stroncato.
Perché chiedersi il motivo per cui il governo prosegua con i tagli alla sanità in questa situazione delicata, dove potrebbe impiegare i 50 milioni che mensilmente impiega per sponsorizzare gli spot su covid, vaccini e green pass sulle principali reti televisive, per ripotenziare la sanità, riaprire le strutture, formare adeguatamente il personale, fornire posti letto e macchinari?
Perché non vengono valutati seriamente anche i vaccini proposti dagli altri paesi come Russia con lo Sputnik V, la Cina col Sinovac o ancora Cuba con il Soberana ed ora l’Abdala? [[La stessa Cuba che ha ammesso tutti i vaccini attualmente prodotti, lasciando al cittadino la scelta di quale adottare?]]
Perché i lavoratori messi in crisi dalla situazione che hanno creato e che giustamente sono furibondi, non avendo avuto minimamente garanzie dallo Stato, vengono repressi con la forza senza essere ascoltati, come nel caso dei manifestanti della Texprint?
Perché vengono usati droni e pattuglie in una quantità che non si è mai vista prima, nemmeno contro i mafiosi e la malavita, per controllare h24 i cittadini?
Ora basta, molte sigle ed entità politiche hanno aderito all’appello lanciato per avere uno Stato Popolare, Democratico, Socialista, con sindacati che non siano propaggine del sistema oppressivo, ma che siano scudo per i lavoratori, perché ci siano istituzioni che siano di estrazione e composizipne popolare, perché siano presenti sul territorio come assemblee popolari.
Per avere una Patria che sia culla e rifugio, che sia pace e fiducia nel futuro, che sia gratificazione dell’impegno ed il contributo quotidiano di ciascuno e non più schiavismo e prepotenza di un’apparato repressore e sfruttatore, che dia al Popolo indipendenza e sovranitá su ciò che è suo di diritto, un diritto che è giusto, perché nato come rivoluzione e lotta contro la borghesia fascista e reazionaria, un germoglio, che va curato, una forza che va impegnata.
Per una nazione del Popolo, dal Popolo e per il Popolo.
Compagni, Patrioti, la guerra è cominciata!