Comunicato della sezione di M-48 del Triveneto
M-48 accoglie con gioia la presa di posizione dei portuali di Trieste e Monfalcone che hanno affermato con forza una semplice verità: il Green Pass è uno strumento ricattatorio del governo Draghi, perfettamente inserito nel progetto politico del Macellaio della Grecia, e per questo va respinto. Non solo il lasciapassare non rappresenta una misura sanitaria, ma il fatto che venga spacciato per tale ci ricorda amaramente come le istituzioni mai si siano fatte carico della salute e della sicurezza dei lavoratori, che continuano a lavorare in condizioni insalubri per la mente e per il fisico e a morire sul posto di lavoro. E’ palese come non vi sia da parte delle istituzioni liberal-borghesi il minimo interesse per la salute dei lavoratori, e non possiamo vedere in questo provvedimento, animato da uno dei padri dell’austerità europea, tutt’altro che uno strumento per la pubblica salubrità.
La questione posta è politica, e politica deve essere la risposta. La lotta contro il Green Pass deve trasformarsi in lotta generale contro Draghi e il sistema che rappresenta, mentre le rivendicazioni sindacali devono comprendere le esigenze dei milioni di lavoratori non vaccinati che rischiano licenziamenti e sospensioni. Non si deve cedere al disegno divisorio del governo: dobbiamo unirci come classe e non sottostare a questo “divide et impera” tra vaccinati e non vaccinati, perché la lotta è del popolo contro chi lo opprime.
Lo sciopero generale dell’11 ottobre deve quindi vedere la grande convergenza delle lotte sindacali e politiche contro Draghi e il Green Pass: scendiamo in piazza assieme ai compagni portuali, a tutti i lavoratori e i cittadini contro il governo, il Comitato Tecnico Scientifico e il lasciapassare!