La nostra collana Sovversivi comprende tutti i testi di natura anarchica,

Testi in ordine di lettura consigliato


La Proprietà 
è praticamente l’ultimo libro scritto da Pierre-Joseph Proudhon nel 1862 e, purtroppo, non completato. Un testo spesso ignorato e, quindi, finito nel dimenticatoio. Tuttavia, è importante esser a conoscenza anche di questi pensieri, in quanto gli scritti e i ragionamenti fatti sul concetto di proprietà di Proudhon sono spesso stati ripresi da moltissimi socialisti, tra cui lo stesso Marx.

Autore: Pierre-Joseph Proudhon
Con l’introduzione di Leonardo Sinigaglia
122 pagine effettive – 2 pagine introduttive


Uno dei classici fondamentali dell’anarchismo, La Conquista del pane, scritto nel 1892 da Pëtr Kropotkin, pone come tema principale i compiti della massa oppressa nel momento della rivoluzione e nel suo avvenire, analizzando poi le differenze di tali posizioni anarchiche con quelle invece dei collettivisti e dei socialisti autoritari. Il compito de La Conquista del pane non è esporre come le masse si debbano (o meno) organizzare per poi abbattere il potere. La chiave di lettura unitaria di tale scritto è l’ottimismo, la fondamentale solidarietà intrinseca in ognuno di noi e che nel momento della rivoluzione prevarrà, portando un regno d’eguaglianza e soprattutto libertà.

Autore: Pëtr Kropoktin
Introduzione in prossima uscita
190 pagine effettive.


Rivoluzione per la Rivoluzione è una raccolta contenente 9 scritti e discorsi di Carlo Cafiero tenuti tra il 1875 e il 1881. Attraverso questo breve libro si può ben comprendere il pensiero politico del rivoluzionario italiano, che ha sempre cercato di raggiungere una sintesi di Comunismo, considerato da lui come mero sistema economico equo e giusto, e Anarchia, cioè il sistema politico che a suo avviso tutela nel migliore dei modi possibili la libertà.

Autore: Carlo Cafiero
Introduzione in prossima uscita
59 pagine effettive


Questa intervista fatta dal sociologo Yvan Le Bot al subcomandante Marcos, il maggiore Moisés e il comandante Tacho, dopo appena 3 anni dall’irruzione del 1994, vuole metter luce su Il Sogno zapatista, cioè l’ideale per cui lotta l’EZLN. A lungo l’esercito zapatista di liberazione nazionale è stato visto con un certo alone di mistero, specialmente per coloro che non sono dell’America latina. Ogni socialista non può che nutrire rispetto per i ribelli maya della regione messicana del Chiapas, ma guai ad idealizzare troppo l’EZLN: dall’intervista non si può non percepire l’incoerenza ideologica dei suoi vertici (che non vogliono definirsi tali).

Interlocutori: Yvan Le Bot, subcomandante Marcos, maggiore Moisés, comandante Tacho
Introduzione critica in prossima uscita
246 pagine effettive